Laddove rifletto sulle comunità di pratica e scopro le infinite risorse del linguaggio html

Grazie a criszac68 stamane mi sono imbattuta nel testo di Massimo Costa, che ora diligentemente appare nella biblioteca del mio Ipad, La comunità di pratica come leva per la formazione da cui subito traggo quanto segue:

Apprendimento “Situato”

1. Apprendimento è una pratica sociale
2. La conoscenza è integrata e distribuita nella vita di
comunità
3. L’apprendimento è un atto di appartenenza
4. Non si impara quando ci è negata la “partecipazione”
5. L’apprendimento è un coinvolgimento in pratiche
6. Il coinvolgimento è legato alla possibilità di contribuire
allo sviluppo della comunità

Penso al nostro villaggio che mi pare ne sia l’applicazione in toto, penso alla mia classe dove provo a fare insieme più che a far fare a loro, penso alla mia scuola dove, come alla fine di nascondino, quest’anno vale il “liberi tutti” nel senso deteriore del termine e mi rattristo.

La scuola é una comunità anzi la comunità per eccellenza in questo senso, eppure non funziona come dovrebbe. Dove é il centro della questione mi domando?
Io sento proprio il bisogno di una riflessione profonda che vada alle radici del problema, che ne metta a nudo i nervi scoperti, che dica o cerchi di dire cosa c’è che non va, che ci rende ultimi e non primi e non solo nelle classifiche mondiali ma nella percezione sociale che si ha di noi.

Come nelle cause di divorzio la ragione non é mai da una sola parte. Tutti abbiamo una quota di responsabilità. Mi piacerebbe riuscire a coinvolgere i colleghi in pratiche che li rendano partecipi dello sviluppo della nostra comunità. Trasformare la scuola in una learning organization.
È una sfida ardua, ma credo oggi fondamentale.

P.S. Per inciso scrivendo da Ipad ho scoperto che la modalità “matita” mi dà il testo in htlm, la modalità “occhio” la visuale . E finalmente i tasti alti della tastiera hanno un significato! Grande! Ancora non l’avevo capito.

About sabinaminuto

Insegno lettere nella scuola secondaria di II grado, a Savona, a metà strada tra il mare e le montagne. Collaboro con il gruppo IWT, per cui sono anche formatrice. Mi interesso di teatro sociale con T21. Viaggio. Scrivo.
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1 Response to Laddove rifletto sulle comunità di pratica e scopro le infinite risorse del linguaggio html

  1. marina.p says:

    E’ un discorso che richiede approfondimento…ma sento fortissima anch’io questa esigenza. Una delle mancanze grandi di cui abbiamo “colpa” noi insegnanti credo sia il non avere un senso di appartenenza. Il senso di appartenenza, che può nascere solo dalla libertà e dalla coscienza, di certo non può risolvere i problemi della scuola, ma fa crescere la Scuola……

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